La glorificazione dell'immagine Divina
Scritto da Fahredin Shehu e tradotto da Darien Levani
Giovedì 24 Aprile 2008 09:18
Opera di Artan BalajL’arte contemporanea è solo uno dei mezzi di comunicazione del ventinovenne Artan Balaj che in maggio sarà in Puglia per la XIII Biennale dei Giovani Artisti dell'Europa e del Mediterraneo.
Che cosa vuole dirci con il suo linguaggio di colori e con la creatività simile alla silenziosa reazione chimica, con le immagini proiettate dall’interno della tela. Artan Balaj emerge nel momento in cui l’arte visiva in Kosovo oscilla tra il visibile e l’invisibile, tra la letargia e la ribellione peculiare, tra ciò in cui siamo abituati in nome del tradizionale e tra il contemporaneo, con il suo sigillo trasformato in disegno di classicismo in forma e medie fuse che egli consuma con l'articolato maestria e ispirazione dal reale, surreale, fino al astrazione occultista, che lo distingue da altri artisti nella sua quintessenza, lo distingue anche per il suo lirismo e trascendentale urbano. L’impegno per l'illuminazione della sua arte e simile nel nascondere e nel mostrare la realtà culturale che paralizza.
KKKDa tutto ciò l'arte afferrabile dai consumatori; è esoterico, dimensione sacrale della possibile presentazione della realtà silenziosa, la visualizzazione infrarossi e ultrasuoni della vibrazioni nella forma del disegno di onde elettromagnetiche del suono, che ci picchia con la lingua di campane, ci sveglia dalla letargia, poi attraverso la riflessioni (effetto Albedo), attraverso la paura, la realtà e la meta-realtà che viene tirato come una tenda al teatro e per giocare in tutto il raffinato linguaggio artistico, manifestando silenzio collettivo su una varietà di fenomeni di natura biologica (spermatozoide e ovulo), fisica/natura (suoni e forme), natura e spirito (paura, tenebre e luce) e ottiche (colore, sfumatura e prospettive) che emerge come un primo strato di materiale manifestato in tela.
Che cosa fa per me Artan Balaj, distinto artigiano di stili, mezzi, di tecniche artistiche, libertà individuale, di coraggio e di lirismo di questa espressione e nella sua assolutezza creatività, che inaugura le tracce e offre opzioni per le generazioni più recenti, non in qualcosa di nuovo in senso pionieristico, ma come un annuncio nel vedere qualcosa di diverso dalla moltitudine dello spazio artistico nel cielo, ad illuminare un'altra stella che glorifica l’immagine divina.
http://www.albanianews.it/arte-e-design/la-glorificazione-dell-immagine-divina
Scritto da Fahredin Shehu e tradotto da Darien Levani
Giovedì 24 Aprile 2008 09:18
Opera di Artan BalajL’arte contemporanea è solo uno dei mezzi di comunicazione del ventinovenne Artan Balaj che in maggio sarà in Puglia per la XIII Biennale dei Giovani Artisti dell'Europa e del Mediterraneo.
Che cosa vuole dirci con il suo linguaggio di colori e con la creatività simile alla silenziosa reazione chimica, con le immagini proiettate dall’interno della tela. Artan Balaj emerge nel momento in cui l’arte visiva in Kosovo oscilla tra il visibile e l’invisibile, tra la letargia e la ribellione peculiare, tra ciò in cui siamo abituati in nome del tradizionale e tra il contemporaneo, con il suo sigillo trasformato in disegno di classicismo in forma e medie fuse che egli consuma con l'articolato maestria e ispirazione dal reale, surreale, fino al astrazione occultista, che lo distingue da altri artisti nella sua quintessenza, lo distingue anche per il suo lirismo e trascendentale urbano. L’impegno per l'illuminazione della sua arte e simile nel nascondere e nel mostrare la realtà culturale che paralizza.
KKKDa tutto ciò l'arte afferrabile dai consumatori; è esoterico, dimensione sacrale della possibile presentazione della realtà silenziosa, la visualizzazione infrarossi e ultrasuoni della vibrazioni nella forma del disegno di onde elettromagnetiche del suono, che ci picchia con la lingua di campane, ci sveglia dalla letargia, poi attraverso la riflessioni (effetto Albedo), attraverso la paura, la realtà e la meta-realtà che viene tirato come una tenda al teatro e per giocare in tutto il raffinato linguaggio artistico, manifestando silenzio collettivo su una varietà di fenomeni di natura biologica (spermatozoide e ovulo), fisica/natura (suoni e forme), natura e spirito (paura, tenebre e luce) e ottiche (colore, sfumatura e prospettive) che emerge come un primo strato di materiale manifestato in tela.
Che cosa fa per me Artan Balaj, distinto artigiano di stili, mezzi, di tecniche artistiche, libertà individuale, di coraggio e di lirismo di questa espressione e nella sua assolutezza creatività, che inaugura le tracce e offre opzioni per le generazioni più recenti, non in qualcosa di nuovo in senso pionieristico, ma come un annuncio nel vedere qualcosa di diverso dalla moltitudine dello spazio artistico nel cielo, ad illuminare un'altra stella che glorifica l’immagine divina.
http://www.albanianews.it/arte-e-design/la-glorificazione-dell-immagine-divina