Thursday, September 22, 2011

Shehu botohet ne Portugali, Gazeta ZERI, 07. 09. 2011


Ravi & Anoushka Shankar - Raga Anandi Kalyan

Author India

Author India


POETRY





HOME :: September 22, 2011





Under the Peach Tree



Fahredin Shehu



Heaven tore apart

Heart bore rainbow

Soul firms the crystalline



Today lasts the bliss

Amaranthine blooms tomorrow



We awoke dormant hopes

We evoke celestial siblings

We summon uninhabited spirits

Under the Peach tree shade



Sybil plays the lyre and

The strings made of golden hairs

The goat fleece shines

Mild melody ceases every pain

For those who sing and

For those who sing not; equally

For those who hear and have

No flu; enjoying the Jasmine odor

Lavender and Iris embracing

The assembly; under the shade of

The peach tree; collecting

The drops of Beauty;

Tears of eternity in goblets

Made of Amethyst and

The Platinum lid

To seal the liqueur

For the next platoon of Love martyrs

It may be you dear it may be you

And you and you; who drink

This Elixir



All I expect is you open

The bud of your being

So I may put a solely drop

So the clear light of Bliss

Overwhelms and folds

Your innocence; protects it

From the sinner, and

Its permanent malice







http://www.authorindia.com/poetry/under.html

Maria Gadú - Shimbalaiê

The womb of art


It appears that I’m back,

several centuries;

to realize why Farsi poets had such a passion.



It seems I’m here to once again taste

that flavor; where mundane and

divine are delicately spreading; the nuances

as in Isfahan carpets.



It looks like the tune is sending me

as time machine back to the birth of secret

of nightingale to a rose; manifests

at the blast of the moment



It tells that I must come again,

to pass the bridge 33; the resemblance

of Kinvat.



It seems I have word no more,

to compare “Here” and “There”, and

finally got muttered.





Hotel Abbasi

19. 09. 2011.

Isfahan, Iran



Wednesday, September 14, 2011

WebRing


Navigation by WebRing.

Le reti Di Dedalus CHECKPOINT POETRY



Anno VI - Estate 2011


FAHREDIN SHEHU







Le mie piogge e i miei venti





Ventosa polvere di stelle



Auguri completamente dispersi



Tu aspetti



Il sacrificio del piccione;



bianco come neon



Lei vola sopra la nostra testa



Costruisce il nido



Per la progenie della Libertà





Ti bacio nel punto



Dove la stella ha sigillato



La pelle avvolta



Per vedere l’invisibile





Il tuo vestito



Un abito pesante



Broccato in oro e platino



Mussola intrecciata con damasco



Dappertutto





Sprigiona profumo di Oud (1)



E infonde una calda brezza orientale



Nel mio corpo occidentale



Vittima della Croce





Qualcuno vuole



Che prevalga la pace nel nostro regno



Qualcuno vuole leggere i miei scritti



Proprio come essi desiderano leggerli





Un qualcosa che vola con leggerezza



Terre davanti alle spiagge



Noi divertiti e sconcertati



Nel sopportare i passati esteriori



Siamo



Silenziosi come una pietra



Eretta nella Terra di mezzo





Ogni tipo di spezie e di specie



Anche anche di pezzi e di fette (2)



Originali e mescolati



Parola per parola



Con infinita gratitudine



Calici di ambrosia



Beviamo in nome del Supremo



Stasera piogge e venti si sono calmati.





(Traduzione di Mario Rigli)





1. L’Oud è uno strumento a corde orientale. Una leggenda araba attribuisce all’oud una storia illustre, che risale alla notte dei tempi, attribuendone l’invenzione a Lamak, nipote di Adamo ed Eva. Secondo gli storici musicali, progenitori dell’oud risalgono all’antico Egitto.

2. Questi due versi: “All kinds of spices and species / Even slices and pieces” per la rima ed il gioco di parole sono di difficile resa in italiano.







Il sorbetto della Divinità

per coloro che ho incontrato



Arbor aveva paura,

Da uno sconosciuto di passaggio

Ho dato da mangiare al canarino mentre

Cantavano all’unisono

Spaventati volarono via

Uno sconosciuto mi si avvicinò

Stavo per svenire

Il terreno cremisi

Fece slittamenti tettonici

Noi abbiamo avuto paura di morire



Essa vive lontano

Eppure lei vive col mio

Respiro e la mia anima

Si irradia nel suo spirito

Essa ricorda il giglio

Che ho portato dal giardino

Della certezza, e

Le rose di un bianco brillante



I mi do come tocco finale

Dove la libertà odora di Amore

La medaglia a due facce

Ha il pentacolo di amore

Nell’abisso della superficie

Ho insegnato sul Kernel del Kernel



Ella ha pregato nel tempio più grande

In sinergia con il suo rotolarsi

La mia guancia ardente, ha fritto

Lacrime di cristallo trasformate in madreperla

Ho evocato Salamandre

Per spegnere il fuoco

Con il fuoco



La coppa cristallina

Del vino, Divina ad obbedire

Alla mia sete



La saggezza si è avvicinata in

Un vecchio stile



La conoscenza urta

La manifestazione di libertà.



L’amore eterna Signora

Ha entusiasmato il filo di platino

Un arazzo di oracolo

Ha fatto

Si è seduta là ...

L’ho percepita là ...

Ho visto là.



Coloro che ho incontrato nel

Regno delle forme appese

Ho visto i suoi occhi di zaffiro scuro

Che tenevano la bellezza Segreta

Il corpo che si attacca

Tutte le stelle cadute e

Il cuore di lei

che è un sarcofago dei

Segreti, degli eletti



La sua voce è la sinfonia

Del grano dorato a foglia

E il silenzio di una Sibilla

L’argomento scritto in

Una fronte

Ne porta la testimonianza



Ciò che il santo grembo porta

I testimoni sono

Due luci

L’Angelo della sinistra e l’angelo

Della spalla destra



Lei riconosce il sigillo dello

Scalpo di un prodigio,

E doppiamente su e giù capovolti

Triangoli

Nel mio plesso



Lei non è Maria

Lei non è Amina

Lei non è Betsabea



Lei è in un cerchio di curiosità

Sono il quadrato della stabilità

Chi si preoccupa della bocca?

Dell’irascibile



L’enigma è impostato Mandala

La rosa bianca del mio essere

Sanguina l’azzurro

Perché Amo eternamente

Come un pieno di Luna

Incurante dei latrati



Per un quanto di un momento

Io disperdo in coloro che ho incontrato

Essi riconoscono a malapena

La quintessenza dell’ “io”

Essi si limitano a ricordare

Occasionalmente

Il profumo della rosa



Anche questo è per me

Un qualcosa che è sufficiente



Posso solo riposare e

Respirare come un bambino

Segnato con il sigillo

Sulla sua fronte